Nuovo capitolo per il contenzioso che divide Poste italiane da Tnt post a proposito principalmente di “Posta time”, il supporto che, secondo la rappresentanza del gigante neerlandese, sarebbe una copia del suo “Formula certa”. Un problema serio, visto che la sanzione comminata nel 2011 dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato vale quasi 39,4 milioni di euro (per la precisione, 39.377.489). Le venne destinata -disse allora la stessa Agcm- “per avere abusato della propria posizione dominante, con l’obiettivo di ostacolare lo sviluppo dei mercati liberalizzati relativi al recapito «a data e ora certa» e alla notifica attraverso messo notificatore”. La società presieduta da Giovanni Ialongo era ricorsa al Tar, che nel 2012 le aveva dato ragione. Nel frattempo, la parola è passata al Consiglio di stato: il 9 gennaio in sede giurisdizionale ha ribadito definitivamente quest’ultima scelta. Ergo, la multa non va pagata.
Poste versus Tnt - Causa vinta pure al Consiglio di stato
13 Gen 2014 16:42 - NEWS FROM ITALY
Un contenzioso che aveva indotto, nel 2011, l’Agcm a comminare una sanzione pari a quasi 39,4 milioni di euro. Ma Poste ha vinto le successive fasi del giudizio