Brebbia (Varese) - Le firme per protestare contro i disservizi postali si raccolgono in biblioteca, martedì (dalle ore 14.30 alle 19), mercoledì (10-12), giovedì (14.30-19), sabato (9-12, oltre al gazebo in piazza del Municipio, attivo lo stesso giorno tra le 9 e le 12.30). Ricordando che per aderire è necessario mostrare il proprio documento di identità.
È una delle conseguenze dell’incontro tenutosi il 18 gennaio, al quale hanno aderito trentatré delegazioni di altrettanti Comuni della zona.
Intanto, il deputato del Partito democratico Angelo Senaldi si è mosso con un’interrogazione parlamentare. È stata sottoscritta -annuncia- anche da colleghi di altre aree, poi indirizzata al ministero per lo Sviluppo economico. “Tanti sindaci di piccoli e medi centri sparsi per tutto il territorio nazionale hanno denunciato come il disservizio si sia aggravato a seguito di riorganizzazioni” in cui l’unica logica seguita da Poste è stata economica, del contenimento dei costi tramite la diminuzione del personale, “senza tenere conto dei gravi effetti sulla qualità”: più lunghi tempi di attesa allo sportello, corrispondenza non recapitata o recapitata con molto ritardo soprattutto nelle comunità minuscole o nelle frazioni.
“Sempre più numerosi i cittadini che denunciano il ricevimento di ingiunzioni di pagamento o le ordinarie bollette delle utenze oltre le date di scadenza, trovandosi quindi senza colpa in situazioni di morosità con l’aggravio dei costi delle penalità di mora, per non parlare dell`ultimo caso apparso sulla stampa nazionale di un malato che ha ricevuto comunicazione della diagnosi dopo un mese dall`invio per posta del referto dell`esame medico”.
Adesso, con l’operatore ancora in mani pubbliche, “è il momento per ripensare l`organizzazione del servizio ed eliminare disfunzioni che non solo costituiscono un danno agli utenti ma che non fanno onore alle Poste e al sistema Paese”.