Anche Poste italiane costretta a gestire le conseguenze del maltempo registrato in questi ultimi giorni.
Nel Settentrione, le problematiche si sono condensate ad Est. A cominciare da Vicenza, dove anche ieri il centro di distribuzione della corrispondenza in strada dei Molini è stato “circondato” dall’acqua proveniente dai campi, e dunque chiuso. Il Comune ha dato la disponibilità di alcuni locali per far lavorare un certo numero di portalettere, al fine di suddividere e poi consegnare il corriere. Disponibilità non utilizzata, perché oggi l’impianto ha ripreso le attività. Altri addetti erano stati dislocati presso sedi del territorio provinciale. Quattro gli uffici chiusi: si trovano ad Arabba (frazione di Livinallongo del Col di Lana, in provincia di Belluno), per il pericolo di slavine lungo la strada; Bovolenta (Padova), per i fiumi in piena; Fucine di Ossana (Ossana, Trento) per il cattivo stato delle vie di comunicazione, in quanto ha nevicato parecchio; Nove (Vicenza), per le infiltrazioni cadute dal soffitto.
Nell’Italia Centrale le notizie giungono principalmente dalla Toscana: ci sono state generalizzate difficoltà di recapito per allagamenti e smottamenti, soprattutto nelle province di Firenze (a Pontassieve), Grosseto, Livorno, Lucca (nel territorio di Borgo a Mozzano e nella Versilia), Pisa, Prato (soprattutto nei dintorni di Poggio a Caiano, la cui sede è stata chiusa un giorno per l’allerta della Protezione civile, a causa dell’esondazione del fiume Ombrone). La situazione, però, sta tornando alla normalità.
Per il Lazio viene spiegato che, generalmente parlando, sia il recapito sia gli uffici stanno lavorando in modo pressoché normale.
Qualche difficoltà, infine, per le consegne in provincia di Lecce e in Basilicata. In Calabria, settimana scorsa erano stati chiusi quattro uffici, ora riaperti.