“Vi raccontiamo una storia: la vostra. Festeggiamo i nostri primi 90 anni con un allegato speciale”. Così esordisce, oggi, il quotidiano “L’unità”, del quale scocca la ricorrenza. “Un giorno bellissimo, perché sono pochi i quotidiani in grado di soffiare su novanta candeline, ma soprattutto perché nessuno di loro può raccontare una storia come quella dell’«Unità»”, scrive il direttore, Luca Landò. “E sono pochi, forse nessuno, quelli che possono dire di essere arrivati a un simile traguardo, non per merito di qualcuno, ma per l’impegno di tutti. Perché questo giornale, il vostro giornale, non è fatto solo di lettori e giornalisti, direttori e amministratori. È il giornale dei diffusori, dei volontari, dei tipografi, dei fattorini”. Per il giro di boa, non è prevista alcuna sottolineatura postale; tuttavia, ritorna alla memoria quella compiuta nel 1974, in occasione del mezzo secolo. Allora, in un contesto sociale e politico completamente diverso, la celebrazione venne fissata per il 10 febbraio, una domenica. Fu chiesto anche un annullo speciale, impiegato a Milano fino al giorno 12, che passò alla storia per una decisione curiosa. Le normative, a quel tempo, in sede marcofila impedivano la pubblicità (di un quotidiano comunista, poi!); così, il testo presente nell’impronta indica correttamente il motivo del servizio. Peccato, però, che non citi il protagonista del traguardo. Per scoprirlo, e documentarlo ai posteri, occorre avere una busta intestata.
Cinquant’anni dalla fondazione. Ma di cosa?
12 Feb 2014 10:19 - NEWSPAPERS, MAGAZINES AND SITES
Oggi “L’unità” celebra il novantesimo, senza una sottolineatura postale. Però, nel 1974…