Dopo Gioia Giardi, Marino Manuzzi. E dopo Marino Manuzzi, al vertice della struttura che a San Marino segue filatelia e numismatica, ancora Gioia Giardi. Con una sostanziale differenza: nel frattempo, l’Azienda autonoma è divenuta Ufficio, tornando nell’alveo statale come unità organizzativa.
Si tratta, comunque, di una nomina provvisoria, perché -sottolinea il documento del Congresso di stato- “la copertura definitiva di detta posizione dirigenziale avverrà dopo l’espletamento delle operazioni di selezione”. La domanda sorge naturale: la ristrutturazione è stata annunciata da anni, ed è stata avviata ormai da mesi; non c’era il tempo per procedere ad una scelta entro l’1 gennaio, quando si sarebbe concretizzata?
In ogni caso, l’incarico prenderà avvio l’1 aprile e durerà “fino all’espletamento delle operazioni di selezione” (per ora è stata prevista quale scadenza il 30 giugno). La qualifica formale a lei attribuita è “dirigente dell’Ufficio filatelico e numismatico”, fermo restando che “conserva la titolarità del posto di ruolo ed ogni altro diritto presente e futuro ad esso collegato”. Figura, ad esempio, tra i consiglieri dell’Ente poste, altra realtà in corso di trasformazione.
Ed ora è possibile che le emissioni prendano il via, in modo da diluire nel tempo la spesa in capo a commercianti e collezionisti.