Se la Bielorussia -per il giro PostEurop targato 2014- ha individuato i fiati, dal Liechtenstein arrivano le percussioni.
La scelta è caduta su un tamburo, che viene definito storico. Realizzato attorno al 1760 da un fabbricante di cui si è persa la memoria, apparteneva alla Guardia nazionale. Venne acquistato dal principe Joseph Wenzel I von Liechtenstein (1696-1772) ed ancora adesso fa parte della collezione ufficiale. Il suo corpo in ottone, alto 45 centimetri, porta gli stemmi del casato e si distingue già dal punto di vista visivo rispetto ai “fratelli” dell’epoca, prodotti in legno. Tali strumenti furono impiegati a fini militari per secoli, indispensabili com’erano ad identificare i diversi momenti della vita sotto le armi. Ma anche per comunicare e per dare il ritmo durante le marce: secondo i motivi, imponevano tra gli 88 ed i 132 passi al minuto.
Il disegno trasformato in francobollo è dovuto ad Arming Hoop; in primo piano c’è il protagonista; sullo sfondo le note di un pezzo intitolato “Franzosen-tagwacht”. La carta valore sarà venduta, da oggi, ad 1,40 franchi.