Due giorni fa l’anticipazione sui contenuti e sulle caratteristiche tecniche; oggi l’immagine. I dati riguardano il francobollo che il Bel Paese intitolerà a Donato (secondo le fonti, anche “Donnino”) di Pascuccio di Antonio. Che tutti conoscono meglio come Bramante.
Autoadesivo, ha un valore nominale pari a 70 centesimi ed intende ricordare l’architetto e pittore a mezzo millennio dalla morte, registrata a Roma. L’omaggio è inserito nella serie di lungo corso intitolata “Il patrimonio artistico e culturale italiano”.
Uscirà il 22 marzo nel contesto di “Milanofil” e si presta anche ad affrancare gli auguri di Pasqua, visto che l’opera, l’unica su tavola a lui attribuita, raffigura “Cristo alla colonna”. La scena venne commissionata dall’Abbazia di Chiaravalle, poi realizzata tra il 1480 ed il 1490; ora è esposta alla Pinacoteca di Brera. Il dentello sarà disponibile in fogli da ventotto, mentre la tiratura conta su due milioni e settecentosedicimila unità.
Curiosamente, il nucleo delle celebrazioni postali per la scomparsa si concentrerà su Fermignano (Pesaro e Urbino), dove l’uomo nacque nel 1444. Lo dimostra il bollettino, che porta la firma del vicario episcopale per la cultura e l’arte dell’Arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado, Davide Tonti. Nonché quelle dell’assessore alla cultura e del sindaco, rispettivamente Delfina Betonica e Giorgio Cancellieri. Anche l’annullo fdc sarà appoggiato all’ufficio locale. Una seconda impronta verrà messa a disposizione al Milano Isola, così da poterla impiegare presso il salone collezionistico.