Prima, con due provvedimenti diversi, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha definito l’analisi e l’applicabilità del meccanismo di ripartizione e valutazione per l’eventuale costo netto del servizio postale universale riguardante gli anni 2011 e 2012. Quindi, il passo successivo: la consultazione sullo schema di provvedimento, attraverso cui acquisire commenti, elementi di informazione, documenti ed ogni altro contributo utile, purché arrivi entro il 10 luglio, per posta elettronica certificata o tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, corriere, raccomandata a mano. Un compito, quello richiesto ai potenziali interlocutori, complesso, poiché la bozza conta 142 pagine, al cui interno vi figurano, fra l’altro, quanto Poste italiane, ossia l’azienda direttamente interessata al provvedimento in costruzione, propone per calcolare il costo netto e quanto la stessa Agcom vedrebbe. Poste -ricorda il Garante- “è il soggetto designato per la fornitura del servizio universale postale”. In ragione di tale incarico, richiede il finanziamento del costo netto sostenuto per gli anni 2011 e 2012. Secondo le norme comunitarie, esso deve essere calcolato “come la differenza del costo netto nel caso in cui l’operatore è soggetto agli obblighi di servizio universale e il costo netto relativo ad una situazione in cui è ipotizzata l’assenza di tali obblighi”. Non a caso, le analisi svolte dall’Autorità riguardano i due distinti scenari. Ad essere ora presentati all’esame generale sono gli orientamenti dell’indagine effettuata dall’Autorità sui costi e sui ricavi sottoscritti da Poste.
Costo netto, ora la consultazione pubblica
18 Giu 2014 14:22 - NEWS FROM ITALY
Così come prevede la normativa comunitaria, è stato necessario valutarlo con e senza gli obblighi previsti dal servizio postale universale