Dopo il tributo del Vaticano, giunto il 20 maggio, e in attesa di quello dello Smom, di cui ancora non si sa nulla, ecco il richiamo, peraltro obbligato, della Spagna. Ossia del Paese in cui il protagonista -pur nato a Creta, nel 1541- completò, dopo le tappe in Italia (in particolare a Venezia e Roma), la crescita professionale e la vicenda umana. Il riferimento è a quel Domìnikos Theotokòpulos, più conosciuto come El Greco, morto a Toledo nel 1614. Quattro secolo fa, dunque. Oggi arriverà la doppia citazione, che pone al centro proprio il dipinto “Vista e pianta di Toledo”, conservato presso il Museo intitolato al pittore ed ubicato nella medesima città castigliana. Doppia, perché proposta sia attraverso un foglietto da 2,00 euro, sia attraverso una cartolina postale dal nominale sostituito con la lettera “A” (invio nazionale, ora venduta ad 1,50). Il dentello inglobato nel blocco, l’impronta di affrancatura dell’intero ed il lato opposto del medesimo raffigurano il dettaglio con la figura della Madonna che impone la casula (ossia la veste sacerdotale) a sant’Ildefonso. Dal tratto inconfondibile, la scena completa illustra una prospettiva dell’area, alcune allegorie, un giovane uomo che tra le mani tiene una mappa. Si aggiunge la prestazione telematica, grazie alla tecnologia “Ar”: permette un viaggio tra il lavoro lasciato dall’artista ed i richiami postali.
El Greco e la città in cui morì
19 Giu 2014 01:13 - FROM ABROAD
Dalla Spagna foglietto (con accorgimento tecnologico) e cartolina postale dedicati al dipinto “Vista e pianta di Toledo”