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editor Fabio Bonacina

27144 news from 8/3/2003

Il ritratto del personaggio è stato ripreso dalla foto in cui legge un volume. Nella carta valore esso è diventato l’opera “Interpretazione della schizofrenia”

Nasce a Pisa il 28 giugno 1914 e muore a New York il 7 agosto 1981. È Silvano Arieti, cui l’Italia ha destinato un 70 centesimi annunciato proprio per il 28 giugno.

“Appena dopo essersi laureato in Medicina deve lasciare l’Italia a causa delle leggi razziali, trovando rifugio negli Stati Uniti dove completa la propria formazione in psichiatria, neurologia, psicologia e psicoanalisi”. È in questo modo che lo ricordano dal Centro studi e ricerche sulla psiche intitolatogli.

Mantiene aperta la sua ricerca in molteplici direzioni, “per esempio dando pari dignità al mondo interno così come appare dal punto di vista psicoanalitico, ed al funzionamento organico cerebrale così come appare dal punto di vista delle neuroscienze”. Sostiene la cura psicodinamica dei casi gravi, anche dei pazienti affetti da schizofrenia e da gravi disturbi dell’umore, “con il coraggio e la libertà intellettuale di affrontare sentieri della conoscenza su cui ben pochi avevano osato inoltrarsi, ed elabora una teoria della patologia e della tecnica psicoterapeutica che parte dalla qualità del rapporto interpersonale, esprimendo una psichiatria che, fondata sulla centralità della relazione, non vuole spegnere lo spirito bensì cogliere tutte le possibili risorse che continuano a vivere nell’individuo anche quando le ombre dell’angoscia psicotica sembrano far perdere ogni reale possibilità di contatto esistenziale, inter-umano”. Sostenendo con passione la tesi che nella psicosi si realizzano significati umani, e coniugando la clinica con le ricerche sull’interazione di cognizione, volizione e affettività, esplora gli aspetti psicobiologici delle emozioni e delle motivazioni, integrando l’indirizzo interpersonale nei suoi studi sul sé intrapsichico.

Tornando al francobollo, risulta -come si sapeva già- autoadesivo e tirato in due milioni e settecentomila unità, mentre i fogli sono da quarantacinque. La vignetta, su cui ha operato Gaetano Ieluzzo, ne raffigura il ritratto, valorizzando un’idea già impiegata ed utile: utilizzare una foto dello specialista mentre consulta un libro. Nella versione che verrà adoperata per affrancare lettere e cartoline figura la sua opera “Interpretazione della schizofrenia”.

Il bollettino illustrativo porta due firme: del professore in Farmacologia all’Università di Pisa Giovanni Umberto Corsini e della psicologa psicoterapeuta Rita Bruschi. I quali sono, allo stesso tempo, presidente e vice del medesimo sodalizio.

L’annullo fdc verrà impiegato al Pisa Centro.

La foto ed il francobollo
La foto ed il francobollo



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