Ha le tinte bronzee che richiamano parte degli oggetti raffigurati. È il foglietto che dovrebbe uscire, dopo alcuni tentennamenti, il 16 luglio, così da festeggiare i due secoli compiuti dall’Arma dei carabinieri.
Essendo strutturato in quattro francobolli da 70 centesimi, permette di raccontare qualcosa che vada oltre il semplice logo ideato per il giro di boa, peraltro richiamato nel terzo esemplare. Accanto ad esso, figurano -ma già si sapeva- un particolare del monumento nazionale, progettato e realizzato dallo scultore Edoardo Rubino, inaugurato il 22 ottobre 1933 nei giardini Reali di Torino (figura nella prima carta valore); la facciata principale della caserma “Chiaffredo Bergia”, dovuta a Bernardo Antonio Vittone, risalente al 1737 e collocata sempre nel capoluogo piemontese (seconda); l’opera “Pattuglia di carabinieri nella tormenta”, firmata dallo scultore fiorentino Antonio Berti nel 1973 (nonostante risalga ad oltre quarant’anni fa, è tornata attuale perché la riproduzione è stata inaugurata il 22 maggio scorso a Roma nei giardini di Sant’Andrea al Quirinale; campeggia nel quarto dentello). Sul bordo, infine, è presente il dipinto “Carabinieri a cavallo” di Giovanni Brunori, che data 1872.
Quattro le mani che hanno lavorato all’insieme; sono quelle di Maria Carmela Perrini (per le immagini raffiguranti le sculture) e Luca Vangelli (per le restanti). Inserito nel percorso “Il senso civico”, il blocco conta una produzione pari ad un milione di unità.
L’emissione sarà valorizzata con un annullo allo spazio filatelia della capitale e con il bollettino illustrativo dovuto al comandante generale dell’Arma, Leonardo Gallitelli.
Aggiornamento del 12 gennaio 2015: la tiratura definitiva ammonta a 679.500 unità.