Il giudizio per il rivoluzionario, militare e politico Józef Klemens Piłsudski (1867-1935) nel tempo è stato altalenante, sia nella sua Polonia sia all’estero. È comunque significativo che oggi Varsavia lo citerà di nuovo attraverso un foglietto. Disegnato da Karol Tabaka, ha nominale pari ad 8,50 zloty.
Membro, nel periodo zarista, del Partito socialdemocratico, fu deportato ed esiliato in Siberia. Durante la Prima guerra mondiale formò le Legioni polacche (cioè il vero soggetto dell’emissione); combatterono a fianco della Germania e dell’Impero Austro-Ungarico contro la Russia, vista come occupante del suolo patrio. L’alleanza durò fino ad un certo punto, fino a quando, cioè, il personaggio capì di essere stato usato e si ribellò. La fine, per il resto dell’Europa, del conflitto non portò la pace in quest’area, nonostante la rinascita della Polonia. Divenuto presidente della Repubblica e capo di stato maggiore dell’Esercito, approfittando della debolezza moscovita, cercò di conquistare ulteriore territorio ad Est. Per il momento, i confini furono suggellati col Trattato di Riga del 1921. Nel 1922 si ritirò dalla politica, fatto salvo tornare con un colpo di stato quattro anni dopo, quando sciolse il Parlamento e piazzò i suoi uomini nei posti chiave. Lui stesso, fino alla morte, svolse il ruolo di ministro della Guerra, ma l’attenzione per quanto succedeva ad Oriente lo distrasse dal progressivo rafforzamento del regime nazista. Una nuova tragedia si stava avvicinando pericolosamente…
Per l’occasione è stato approntato pure uno “schwarzdruck”, ossia, una prova in nero demonetizzata.