La protesta diplomatica era prevedibile ed è arrivata. L’Ucraina -per mezzo del proprio operatore designato, Ukrposhta- ha contestato formalmente la serie con cui la Russia ha annunciato l’ingresso, nella propria Federazione, della Crimea e della città di Sebastopoli. Alla fine, i due dentelli sono stati emessi il 19 ed il 20 giugno. Sono cartevalori -dice Kiev- che violano la sovranità territoriale. Ricordando che, il 27 marzo scorso, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione 68/262, la quale ribadisce la sovranità, l’indipendenza politica, l’unità e l’integrità territoriale del Paese secondo i confini identificati a livello internazionale. Il medesimo consesso ha chiesto agli Stati membri di non accettare qualsiasi alterazione nel frattempo sopravvenuta. Ne consegue che le cartevalori non rispettano l’articolo 8 della Convenzione postale universale, secondo il quale esse dovrebbero, fra l’altro, contribuire al “mantenimento della pace” e non presentare “carattere politico o offensivo per una personalità o un Paese”. Dunque, l’operatore “non può riconoscere i francobolli in questione”.
L’Ucraina non riconosce i due francobolli russi
06 Ago 2014 20:13 - FROM ABROAD
Sono quelli che celebrano l’annessione della Crimea e di Sebastopoli. Il dissenso veicolato attraverso l’Unione postale universale