Al ministero dello Sviluppo economico parlano di “necessità di apportare modifiche alle caratteristiche tecniche del francobollo commemorativo… in ordine alla tecnica di esecuzione riguardante stampa e colori”. Da qui il bis per il provvedimento che ha autorizzato l’emissione del 70 centesimi concernente Augusto nel bimillenario dalla morte. Il tributo non sarà più in litocalcografia ma in rotocalcografia, implicando la diversa lavorazione per le tinte: una, prevista come litografica, invece è stata applicata in rotocalcografia; l’altra rimane calcografica. Per il resto, non vi sono modifiche: confermate tiratura (due milioni e settecentosedicimila pezzi) e composizione dei fogli (da ventotto). Così come immutato è il soggetto, adattato alle esigenze da Antonio Ciaburro: un particolare della statua togata dell’imperatore, rinvenuta in via Labicana nella capitale e conservata presso il Museo nazionale romano (palazzo Massimo alle Terme). In base al programma di Poste, l’omaggio dovrebbe essere disponibile con il 19 agosto, giorno in cui cade l’anniversario.
Aspettando le necessarie conferme sull’uscita e l’immagine, ci si prepara ad un altro dentello. Inserito nella serie “Il senso civico”, è dedicato alla Fondazione Vajont per i problemi ecologici della montagna alpina. Autoadesivo (pure quantità e confezioni sono uguali a quelle previste con la precedente carta valore), debutterà il 9 ottobre a 0,70 euro. La vignetta porta la firma di Tiziana Trinca. Ritrae la diga del Vajont con il suo invaso ed il monte Toc da cui, il 9 ottobre 1963, scaturì la frana che causò l’onda assassina: scavalcando la barriera, travolse i sottostanti paesi della valle del Piave. A sinistra, in primo piano, campeggia il campanile della chiesa di Pirago (Longarone, Belluno) che rimase in piedi dopo la tragedia. Tragedia purtroppo rinnovata il 2 agosto scorso a Refrontolo (Treviso), costata la vita ad altre quattro persone.