Se l’Italia ha sette spazi filatelia (si trovano a Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino, Trieste e Venezia), la Francia offre un solo negozio paragonabile. È il “Carré d’encre”, gestito da La poste e collocato al 13bis di rue des Mathurins, naturalmente nella capitale. È stato aperto quasi cinque anni fa (ad essere precisi, il 2 dicembre 2009) e per ora resta l’unico: non risulta l’intenzione di replicare l’esperienza in qualche altra regione.
Entrambe le realtà si interfacciano con i filatelisti, proponendo francobolli (nel caso parigino anche gli apparecchi per farsi i personalizzabili nonché le cartevalori dei Paesi collegati), annulli speciali, buste primo giorno, accessori, confezioni per principianti e gadget specializzati.
Ma oltralpe c’è un potenziale in più, perché la sede si rivolge ad un’ulteriore clientela: quella che ama scrivere, magari in modo raffinato, e qui trova un’ampia offerta (peraltro presente anche in altri magazzini di un certo livello). Dimostrando un interesse che nel Bel Paese pare manchi. Gli utenti, infatti, hanno a disposizione i generi di cancelleria collegati, dalle penne alla carta da lettere, dalle buste alla ceralacca, dalle cartoline alle etichette, e poi agende, album, quaderni, carta da regalo, colori, pubblicazioni, persino mappamondi! Il tutto diviso in sezioni tematiche: “Mi diverto”, “Ti stupisco”, “Penso a te”, “Ti annuncio”, “Fare parte”, “Saluti da Parigi”.
Con due ingressi e dieci vetrine riccamente addobbate (quattro sulla rue Godot-de-Mauroy), è aperto tutti i giorni, tranne la domenica, fra le ore 10 e le 19. Gli oggetti, persino i fogli interi di cartevalori (scenografica la parete che li accoglie), sono a portata di mano, senza bisogno di chiedere; contro i furti ci sono i sistemi antitaccheggio, come in un qualsiasi altro esercizio. Per chi vuole predisporre comodamente i propri plichi o riposarsi un attimo, ecco un paio di tavoli e addirittura la macchinetta che distribuisce bevande calde e fredde.
L’offerta più variegata permette un afflusso maggiore di persone ed è facile svolgere una grossolana classificazione: al banco della filatelia vi arrivano soprattutto uomini, piuttosto in avanti con l’età; al resto dell’area vi accedono principalmente donne, ma senza una precisa caratterizzazione anagrafica. A confermarlo è, dalla struttura, che coinvolge dieci persone, José Baubier. La clientela -dice- è per meta maschile e per metà femminile. Ed il 60% è abituale, mentre il 40% è rappresentato da turisti, anche se il negozio non si trova in una zona particolarmente battuta da questi.
Quali sono gli articoli più venduti? “Cartoline, quaderni per gli appunti e francobolli da collezione”, è la conferma.