Figura ancora oggi controversa, quella di Vincenzo Serrentino, nato a Rosolini (Siracusa) nel 1897. Fu ucciso dagli jugoslavi sulla base di un processo che va collocato nel contesto storico e politico di allora, con tutte le conseguenze e le valutazioni che ciò comporta. In ogni caso, nel “Giorno del Ricordo” svoltosi il 10 febbraio 2007, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, attribuì alla famiglia la medaglia per i parenti degli infoibati; la collegata motivazione recita: “Ultimo prefetto di Zara italiana, recatosi a Trieste per continuare ad espletare la sua attività istituzionale di capo della provincia, venne ivi arrestato il 5 maggio 1945 dai partigiani titini. Fu poi deportato ed imprigionato in varie carceri della Croazia. Fu condannato a morte per fucilazione a Sebenico (Dalmazia) il 15 maggio 1947”. La scelta celebrativa è stata presa dall’associazione Dalmati italiani nel mondo - libero comune di Zara in esilio, che domani al Lido di Jesolo (Venezia) terrà il suo sessantunesimo raduno presso il Kursaal. L’intervento di Poste italiane è stato annunciato dalle ore 14 alle 19. D’interesse postale anche una delle due cartoline realizzate: riproduce una lettera del protagonista, datata 12 novembre 1943.
Un annullo per Vincenzo Serrentino
03 Ott 2014 23:05 - NEWS FROM ITALY
Ultimo prefetto di Zara italiana, venne fucilato il 15 maggio 1947 dagli jugoslavi, dice la motivazione risalente al “Giorno del Ricordo” 2007