Dallo Smom una serie nuova, intitolata “Capolavori della letteratura”. Visto il tema, potrebbe dare adito ad un lungo percorso. In ogni caso, aprirà oggi con la “Divina Commedia”, proponendo sei francobolli da 1,75 euro (ma che tariffa sarà mai?), raccolti in quattromila foglietti.
“Sommo poeta”, di cui nel 2015 scoccheranno i sette secoli e mezzo dalla nascita, e tavole: il pensiero va immediatamente all’incisore francese Paul Gustave Doré. Tuttavia, le Poste melitensi hanno adottato un’altra scelta, attingendo all’opera “Divina commedia di Dante Alighieri con varie annotazioni e copiosi rami adornata”. Venne edita, tra il 1747 ed il 1758, a Venezia da Antonio Zatta.
Ogni cantica è citata in due dentelli. Nello specifico, s’intitolano: “Dante ostacolato dalle fiere nella selva oscura” e “Il demone Flegiàs conduce Dante alla città di Dite” (Inferno, canti I ed VIII); “Dante incontra Manfredi, figlio di Federico II” e “L’angelo della Misericordia appare a Dante e Virgilio” (Purgatorio, III e XV); “Dante nel cielo di Marte incontra Cacciaguida” e “Dante e Beatrice nell’Empireo” (Paradiso, XV e XXX). Gli autori risultano Gaetano Zompini (sua è la prima opera), Michelangelo Schiavonio (dalla seconda alla quinta) e Francesco Fontebasso (l’ultima).