La città martire di Dinant, il ripiegamento delle truppe da Liegi a Namur, la biblioteca dell’Università di Lovanio (un altro centro sacrificato), i rifugiati, l’attacco sull’Yser con un ufficiale che osserva il bombardamento di Anversa.
Sono i soggetti dei cinque francobolli di classe “2” nazionale che compongono il foglietto firmato dal Belgio per ricordare la Prima guerra mondiale cent’anni dopo. Dovuto a Kris Demey, che ha voluto richiamare lo stile seguito dai giornali dell’epoca, sul bordo elenca i nomi degli abitati distrutti, cui si aggiungono le rappresentazioni inerenti le persone in fuga, le case di Termonde rase al suolo, il forte di Loncin, la distribuzione del pane, il richiamo a “Le peuple” del 7 agosto 1914. La serie, costo 7,00 euro, viene distribuita oggi come prevendita, mentre agli sportelli postali arriverà domani.
Come per altri Paesi, anche Bruxelles ha pianificato un percorso sui cinque anni, rivelando già gli argomenti che saranno trattati. Questa volta ci si è concentrati sugli assalti e sull’invasione dal punto di vista umano, sociale e culturale; seguiranno la vita quotidiana dietro le linee di combattimento, la resistenza, i trasporti e le comunicazioni, la promozione della pace.