Il regista ed autore Paolo Caredda -intervistato da “Vaccari news” nel marzo del 2013- ce l’ha fatta. Il suo libro di cartoline è stato prodotto da Isbn (prezzo di copertina: 22,00 euro). Non si tratta di un libro di cartoline qualsiasi; analizza il modo in cui, durante il boom economico, una certa Italia si è autorappresentata ed immedesimata.
“In un’altra parte della città. L’età d’oro delle cartoline” -questo è il titolo del lavoro- traccia la storia di un oggetto che, nato per celebrare le vedute approvate dall’autorità, a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso ha preso strade inesplorate, raccontando un Paese popolare, periferico, reale. Pagina dopo pagina, e sono 208 con immagini anche a colori, sfilano rappresentazioni oggi improponibili. Provengono da Bresso, Genova, Isernia, Milano, Roma, Senigallia, Torino, Trapani e da tanti altri luoghi. Riguardano -spiegano dalla casa editrice- città-dormitorio, autogrill, autostrade, stabilimenti industriali, supermercati, scuole, alberghi, centri termali e case di riposo, capaci di comporre l’archeologia geografica ed urbana. “Accompagnata da una scrittura lirica che pesca a piene mani da un personalissimo immaginario pop”, la galleria di saluti “restituisce il fermo immagine dei palazzoni e dei quartieri appena usciti dal cellofan della speculazione edilizia, prima che il tempo ne consacrasse lo squallore e la fatiscenza”. Al tempo stesso, testimonia “la tenerezza di chi quelle immagini le spediva ad amici e parenti, per mostrare loro la finestra o il balcone dell’appartamento in cui abitava”. Quanto si è cambiati da allora…