Un mese al 25 dicembre e le iniziative s’intensificano, persino a livello postale. Come nel Nordamerica, dove sembra che il locale Babbo Natale sia già impegnatissimo.
A confermarlo, Postes Canada: pure per il 2014 si perpetua la tradizione dell’ufficio postale di Santa Claus, avviata trentatré anni fa (ma iniziative locali sono ancora più antiche). La sede deborda già di letterine, in quanto i bambini agiscono per tempo: le prime sono arrivate in luglio! Per questa volta ci si attende un’ulteriore crescita del dieci per cento; ciò significa che si dovrebbe superare il milione e mezzo di missive, scritte in una trentina di lingue. Un lavoro molto impegnativo per il vecchio generoso, tanto è vero che viene aiutato da seimila “folletti” volontari, scelti tra portalettere ed ex dipendenti.
Due le condizioni affinché arrivi una risposta: scrivere per tempo e soprattutto non dimenticare di mettere il proprio indirizzo. Nel corriere interno sono accettate le corrispondenze non affrancate, anche se i mittenti sono “incoraggiati” nell’apprendere le buone norme con cui predisporre una corrispondenza. Cioè, appiccicandoci il francobollo! Il recapito è il tradizionale: Père Noël, Pôle Nord, HOH OHO Canada; conta su un codice di avviamento anomalo, in grado di evocare la tipica esclamazione di Santa Claus.