Ultimo gruppo di emissioni 2014, dopo quello pubblicato ieri. Anche perché occorre recuperare il tempo perduto ed i giorni fissati per i debutti si avvicinano. Sorprese a parte, dei nuovi quattro titoli, due usciranno l’1 e gli altri il 6 dicembre.
La prima infornata riguarda il Natale e l’ordinaria “Posta italiana”, ognuna organizzata in un dentello da 80 centesimi ed uno da 95, da lunedì equivalenti al primo porto per l’interno e per l’Europa o il Mediterraneo. Tutti sono autoadesivi. Nel primo frangente è nota pure la tiratura: come si sapeva, visto il possibile impiego per gli auguri epistolari, sconta un quantitativo maggiore rispetto alle altre voci di queste ultime settimane: un milione e cinquecentomila unità a soggetto. Rispetto al passato, per le immagini la formula è immutata. Un taglio, il più economico, oscilla tra il religioso e l’artistico: propone la tela di Agostino Carracci “Madonna col Bambino e santi”, dipinta nel 1586 e conservata presso la Galleria nazionale di Parma (i fogli sono da ventotto). Il secondo, dovuto a Giustina Milite, propone il volto stupito di una bambina che, da dietro una porta, guarda i regali situati sotto l’albero (da quarantacinque).
Quanto alla definitiva, nessuna sorpresa: propone la solita busta con scia tricolore di Antonio Ciaburro, ora declinata nei nuovi facciali. Sono caratterizzati, nell’ordine, da verde e rosso bandiera nonché inchiostro di sicurezza bruno concentrato metallizzato, oppure da verde e rosso bandiera, blu concentrato ed inchiostro di sicurezza blu concentrato metallizzato. Le confezioni sono da cinquanta.
Il secondo gruppo comprende solo tagli da 80. Prevede la cartolina dedicata ai sodalizi collezionistici centenari, ossia le attuali Unione filatelica subalpina di Torino (classe 1913), Associazione filatelica numismatica italiana “Alberto Diena” di Roma (1914) ed Unione filatelica lombarda di Milano (1892). Stampata in centomila unità, vi ha lavorato Gaetano Ieluzzo. Unico l’intervento creativo, inserito nell’impronta di affrancatura. Essa è costituita da tre vignette con dentellatura simulata; riproducono il primo notiziario dell’allora Associazione filatelica subalpina, il logo dell’Afi ed il frontespizio de “Il francobollo”, organo dell’antica Società filatelica lombarda.
Infine, l’ormai abituale striscia da cinque per la “Giornata della filatelia”, ancora una volta di Ieluzzo. La carta è gommata, mentre il quantitativo risulta pari ad ottocentomila serie, allestite con fogli da cinquanta (dieci serie). Le vignette, in sequenza, raccontano il viaggio della lettera: inizia, da sinistra, con la scrittura del testo da parte del mittente, l’impostazione, la lavorazione in un centro di meccanizzazione postale, la consegna al destinatario e l’apertura del plico con l’analisi del messaggio.