Severín Zrubec? Vissuto tra il 1921 ed il 2011, si laureò in Legge ed operò come avvocato in diverse organizzazioni, fino ad arrivare al ministero dell’Agricoltura, dove concluse la sua carriera. E non trascurò la poesia.
Ma i collezionisti, soprattutto i locali, lo ricordano come espositore di alto bordo, giurato, membro di numerosi sodalizi e giornalista; visse la filatelia organizzata per oltre mezzo secolo, interpretando l’hobby come una missione dai significati culturali e sociali. Lavorò pure alla commissione tematica della Fédération internationale de philatélie.
“È stato insieme a me nel bureau della commissione tematica con Frans de Troyer e nel primo quadriennio della mia presidenza” ricorda a “Vaccari news” Giancarlo Morolli. “Poi ha continuato come delegato tematico cecoslovacco sino al 1986. Abbiamo condiviso il lavoro sulla redazione del regolamento, tante riunioni della commissione e numerose giurie. Ne ricordo l’attenzione e la competenza, sempre accompagnate dal sorriso, nonostante le difficoltà dell’epoca. In occasione di «Praga 78» organizzò un memorabile seminario, di cui pazientemente curò gli atti. Aveva una bella collezione sulla scrittura e la stampa, che riusciva a portare avanti nonostante la professione e i suoi numerosi impegni filatelici, tra cui la vicepresidenza della Federazione”.
Un curriculum che giustifica il francobollo varato dal suo Paese, la Slovacchia. Arriverà il 5 dicembre per celebrare la “Giornata del francobollo e della filatelia”; dal valore nominale pari a 0,60 euro, si fa notare per la forma a parallelogramma: appare un rettangolo solo perché vi sono due etichette triangolari ai lati. Accanto al ritratto ed alla firma, nella vignetta ecco il logo della San Gabriele, di cui fu tra i fondatori nel 1962, e la prima medaglia d’oro che vinse, alla mondiale organizzata nello stesso anno a Praga. La carta valore porta i nomi di Ľubomír Žálec per l’incisione e di Marianna Žálec Varcholová per l’impaginazione.