Secondo le statistiche, ogni abitante della Terra avrebbe mediamente 94 mattoncini di Lego in una qualche scatola. A dimostrazione della larga popolarità che il marchio ha ottenuto nel tempo, tra giovani e meno giovani. Tanto da finire persino sui francobolli. Fra le citazioni, quelle di Danimarca (3,20 corone Europa Cept dell’11 maggio 1989), Man (uno dei 23 pence ancora Europa Cept del 17 maggio 1989) e Gibilterra (5, 21, 24, 34 e 54 pence natalizi del 27 novembre 1996).
Ma Copenaghen è pronta al bis. D’altro canto, è il Paese in cui nacque quel falegname di nome Ole Kirk Kristiansen che, nel 1932 a Billund, aprì un’aziendina per produrre giochi ed altri oggetti in legno. Prima di fare il salto e di concentrarsi solo sui balocchi. Anche se il prodotto, così come ora è noto, sarebbe arrivato solo nel 1958 e permise alla ditta di trasformarsi in una realtà a caratura internazionale. Lo stesso nome è una sintesi di due parole locali che insieme vogliono significare “gioca bene”.
La serie, composta da due francobolli, arriverà nell’infornata del 2 gennaio e rappresenta il contributo PostEurop 2015. È stata firmata da Jakob Monefeldt, risulta autoadesiva e comporta nominali da 10,00 e 14,50 corone. I fogli sono da dieci pezzi uguali, ma il più economico è fornito pure in confezioni da sei con quindici etichette destinate a caratterizzare le corrispondenze (70,00 corone).