Già ricordato il 20 novembre 1992, quindi ancora in vita (sarebbe morto il 13 febbraio 1995), dalla Francia con un 5,00 franchi, il prossimo 12 marzo Alberto Burri verrà commemorato dall’Italia, nel centenario preciso trascorso dalla nascita.
Inserito nella serie tematica “Il patrimonio artistico e culturale”, l’omaggio ha un valore nominale di 80 centesimi ed è prodotto su carta autoadesiva in fogli da ventotto. A sorpresa -e contrariamente a quanto il ministero allo Sviluppo economico aveva annunciato a novembre- la tiratura è stata dimezzata: ottocentomila esemplari contro il milione e seicentomila dei titoli già emessi quest’anno. Cosa bolle in pentola? E perché non viene spiegato?
La vignetta riproduce l’opera “Sz 1” del 1949, esposta presso palazzo Albizzini, a Città di Castello (Perugia). Il bozzetto è stato curato dal centro filatelico della direzione officina cartevalori e produzioni tradizionali (un nuovo nome: prima era il centro filatelico del polo artistico) operante presso l’Istituto poligrafico e zecca dello stato.
L’annullo fdc verrà impiegato nella stessa località, che poi è quella natale del protagonista. Il bollettino illustrativo è dovuto al presidente della Fondazione “Burri”, Bruno Corà.