Antichi ma poi non troppo i giocattoli finiti nei due francobolli PostEurop che la Serbia metterà in vendita con oggi al costo rispettivo di 69 e 100 dinari.

Un tempo -ricordano da Belgrado- i bimbi utilizzavano quali balocchi oggetti scartati dei grandi, anche perché questi agevolavano la loro graduale preparazione al mondo adulto. Poi, l’industria specializzata ha fatto il resto, come si nota nel primo taglio, dove compaiono lo xilofono ed un telefono umanizzato, ad occhio risalenti ad appena qualche decennio fa. Probabilmente più antichi sono i reperti presenti nell’altro dentello, una lepre ed una carrozzina.

Curioso un dettaglio: tutti sono su ruote. Tale combinazione è mitigata nei fogli: contengono otto esemplari uguali ed una vignetta, dove figurano bambola e trottola da una parte, cavallo a dondolo e monopattino dall’altra. Le immagini sono dovute a Аnamari Banjac, che si è avvalsa del supporto di Daniela Pejović, operante, nella capitale, presso il Museo della scienza e della tecnica.