Sicuramente è uno dei luoghi simbolo della Seconda guerra mondiale, e non è un caso se Sergio Mattarella, appena eletto a presidente della Repubblica il 31 gennaio scorso, volle recarsi sul posto per rendere omaggio alle vittime. Però, e purtroppo, l’Italia è piena di punti emblematici della tragedia. Si poteva individuare uno diverso dalle Fosse Ardeatine, poiché questo già è stato citato in almeno due cartevalori, il 100 lire del 23 aprile 1975 ed il 750 del 18 maggio 1994.
E poi c’è il problema dei ritardi: i dati del francobollo, che debutterà il 25 aprile nel settantesimo anniversario della Liberazione, sono giunti solo oggi pomeriggio!
L’annullo fdc sarà disponibile allo spazio filatelia della capitale, ricordando che gli uffici postali resteranno chiusi per la festività. Dal valore di 80 centesimi, il dentello è autoadesivo e conta su ottocentomila esemplari organizzati in fogli da ventotto. Porta il nome di Luca Romani: opera presso la Scuola dell’arte della medaglia che fa capo all’Istituto poligrafico e zecca dello stato. L’immagine propone un particolare del cancello d’ingresso al sacrario, opera in bronzo dello scultore Mirko Basaldella. Rappresenta figurativamente -è la necessaria spiegazione- “l’orrore umano del crudele massacro perpetrato dalle forze di occupazione tedesche a Roma il 24 marzo 1944 nelle cave di via Ardeatina”.
Il bollettino illustrativo è dovuto al capo di gabinetto del ministero alla Difesa, l’ammiraglio di squadra Valter Girardelli.