Il giro di boa preciso è scoccato il 2 aprile, ma San Marino lo ricorderà solo il 16 giugno. Poco male, tutto sommato. Quello che si fa notare è l’impostazione grafica, di certo non in linea con la l’approccio tradizionale seguito finora. Secondo l’Ufficio filatelico e numismatico, i tre francobolli sarebbero ispirati alle vetrate delle cattedrali gotiche, ma i colori fanno tanto Pop art. Realizzati dall’illustratore, educatore e scrittore Lawrence Zeegen, i tagli ricordano i dieci anni trascorsi dalla morte di Giovanni Paolo II.
“Una figura gigantesca, quella di Karol Wojtyla che ha attraversato il secolo breve e sancito la fine degli orrori e degli errori della storia. Con lui, archiviati Nazismo e Comunismo, anche l’Europa è stata in grado di ritrovare unità e nuovi più larghi confini”, commentano dalla sede dell’Ufn. Nonostante il lasso di tempo passato, l’esegesi del suo Pontificato resta complessa, “ma è ancora viva la capacità del papa polacco di coinvolgere i fedeli e gli uomini”.
Quanto agli aspetti tecnici, i nominali sono da 0,70 euro (buono per la lettera ordinaria interna entro i venti grammi), 2,00 (ordinaria da cento a duecentocinquanta o raccomandata entro i venti) e 2,15 (ordinaria per l’Italia tra i venti ed i cinquanta). I fogli risultano da venti unità e la tiratura conta su sessantamila duplicati.