Un carro leggero, tirato da un cavallo e con sole due ruote, che in italiano si dovrebbe tradurre “carriolposta”; era usato dal servizio postale per le consegne locali. Campeggia nel foglietto da 1,00 euro oggi reso disponibile ai collezionisti dall’Austria, sapendo che la distribuzione generale sarà effettuata solo dal 27 agosto. Porta la firma di Regina Simon. Con Massimiliano I -viene illustrato- erano impiegati messaggeri a cavallo, ma già verso la fine del XVI secolo cominciarono a diffondersi i carri, che potevano trasportare anche le persone. Sotto Maria Teresa e Giuseppe II fu organizzato un servizio postale regolare, sin dall’inizio destinato all’impiego in città come Praga e Trieste. Questi mezzi avevano itinerari prefissati, come prefissati erano orari di partenza e tariffe; inoltre, godevano di certi privilegi rispetto alle carrozze private, così da garantire loro tempi di percorrenza inferiori. Per la distribuzione delle lettere all’interno dei nuclei cittadini nacquero servizi privati, come la Kleine post a Vienna. Fino all’arrivo della ferrovia, il carro rimase il più importante mezzo di trasporto, sia per i passeggeri, sia per lettere e pacchi. Nei centri urbani, invece, sarebbero intervenuti furgoni, biciclette e moto.
Quando la corrispondenza viaggiava in “carriolposta”
01 Lug 2015 14:15 - FROM ABROAD
Disponibile da oggi, in prevendita, il foglietto dell’Austria che permette un salto indietro nel tempo. Quando il cavallo non era ancora stato soppiantato come mezzo di trasporto