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editor Fabio Bonacina

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Ancora fresca di stampa, la serie (i sedici francobolli da 80 centesimi) dedicata alla manifestazione è stata valorizzata questa mattina

Il responsabile per la filatelia dell’azienda, Pietro La Bruna
Il responsabile per la filatelia dell’azienda, Pietro La Bruna

Sorpresa: il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, è collezionista. Non di francobolli (di quelli l’appassionato è il figlio) ma di… elefantini. Naturalmente, riproduzioni, alte pochissimi centimetri o che arrivano anche ad un metro. E non ha difficoltà a far vedere, tramite il suo telefonino, una selezione di quanto allinea in ufficio.

La parentesi personale è emersa nella tarda mattinata di oggi alla presentazione dei sedici nuovi francobolli per l’Expo 2015, svoltasi nel contesto degli stessi padiglioni che ospitano la manifestazione. Dove il governatore ha citato le problematiche inerenti le imitazioni dei prodotti alimentari italiani (un mercato stimato in 60 miliardi di euro l’anno, il doppio di tutto l’export dell’industria agroalimentare nazionale) e dove ha ricordato che la Lombardia, nonostante quello che si potrebbe pensare, è, come produzione, la prima regione agricola del Paese e la terza d’Europa. Nel contesto, l’emissione è un omaggio a tali temi. “Con Poste -ha detto inoltre- c’è una serie di iniziative molto interessanti, che non riguarda solo gli uffici postali, ma anche uno sviluppo sociale su cui stiamo lavorando”.

Da parte sua, il presidente dell’Istituto poligrafico e zecca dello stato, Domenico Tudini, ha soffermato l’attenzione su uno degli articoli che l’azienda fabbrica: i bolli anticontraffazione per gli alimenti. Rammentando poi che l’Ipzs “ha avuto sempre il compito di raccontare la storia attraverso la moneta ed il francobollo, due straordinari mezzi di comunicazione”. Parole pure sullo sforzo di Poste -il riferimento è alla carta valore dedicata alla Juventus con il codice “Qr”- destinato a modernizzare il francobollo ed a far capire a tutti che esso può mantenere la propria forza comunicativa.

Gli onori di casa sono stati formulati dall’amministratore delegato di Expo 2015, Giuseppe Sala. “Fra i tanti eventi che caratterizzano l’Expo -ha annotato- non potevano mancare i francobolli”.

Chiusura, invece, con la presidente di Poste italiane, Luisa Todini, che già ha raggiunto una decina di volte l’area espositiva, però “questa -ha precisato- è la più significativa”. “Siamo una grande azienda di servizi, che guarda al futuro ma che è radicata nel passato”. Insieme al responsabile per la filatelia della società, “Pietro La Bruna, stiamo cercando di costruire un percorso tra passato, presente e futuro che possa coinvolgere anche i più giovani”. Quindi, il suo discorso si è fatto generale. “Per noi è un momento fondamentale, una terza pietra miliare degli ultimi vent’anni: Poste si presenta al mercato; da impresa sociale diventa impresa di mercato. La quotazione in Borsa è in parte una cessione di se stessi”. La rappresentante, infine, ha sottolineato due delle ultime innovazioni: novecento uffici dotati di wi-fi gratuita e l’“app” che consente di prenotare da remoto il proprio turno allo sportello. Con settembre, inoltre, si lavorerà ad un progetto definito “nonni su internet”, dedicato all’alfabetizzazione informatica in favore dei clienti più anziani.

I relatori: da sinistra, l’ad di Expo Giuseppe Sala, i presidenti di Poste Luisa Todini, Regione Lombardia Roberto Maroni, dell’Ipzs Domenico Tudini
I relatori: da sinistra, l’ad di Expo Giuseppe Sala, i presidenti di Poste Luisa Todini, Regione Lombardia Roberto Maroni, dell’Ipzs Domenico Tudini



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