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editor Fabio Bonacina

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Il francobollo -ha detto il regista- “ha ampliato la mia visione del mondo, mi ha fatto conoscere genti e culture che prima nemmeno immaginavo o pigramente trascuravo”

Ermanno Olmi
Ermanno Olmi

Di là dagli esiti (news precedente), quello che si fa notare di più per l’edizione 2015 del Premio internazionale Asiago d’arte filatelica è la rinuncia del regista Ermanno Olmi (classe 1931) a continuare nell’esperienza, seguita per oltre quarant’anni.

“Oggi -annota- quando osservo un francobollo, questo piccolo quadratino di carta così umile e fragile, tenendolo sulle punte delle dita come ala di farfalla, mi pare quasi impossibile che possa avere la forza sublimale di custodire e portare a destinazione il carico prezioso dei nostri sentimenti per le persone care e lontane, fin dall’altra parte degli oceani o in territori tanto sterminati che possiamo solo immaginare. E tuttavia, sentiamo il bisogno di averli ancora presenti per il tempo della lettura e oltre, allo stesso modo e ancor più di quando erano accanto a noi nella quotidianità dei giorni. Eppure, dove c’è una casa o una capanna in cui abita un uomo, il francobollo arriva sin là a tenere uniti i destini di tante esistenze”.

Esso, perciò, “ha ampliato la mia visione del mondo, mi ha fatto conoscere genti e culture che prima nemmeno immaginavo o pigramente trascuravo e che invece mi hanno indotto al confronto con sconosciuti e a giudicare cominciando, prima di tutto, da me stesso”.

La foto di gruppo scattata dopo la cerimonia. Da sinistra: Marcelo Rebanda (Consolato di Portogallo a Milano), Peter von Wesendonk (console generale aggiunto di Germania a Milano), Helena Fortin (Consolato generale di Argentina a Milano), Roberto Rigoni Stern (sindaco di Asiago), Norbert Hasler (direttore per la filatelia delle Poste del Liechtenstein), Herbert Rüdisser (responsabile dei progetti strategici dello stesso operatore), Marino Breganze (presidente del Premio), Maurizio Stella (segretario dello stesso)
La foto di gruppo scattata dopo la cerimonia. Da sinistra: Marcelo Rebanda (Consolato di Portogallo a Milano), Peter von Wesendonk (console generale aggiunto di Germania a Milano), Helena Fortin (Consolato generale di Argentina a Milano), Roberto Rigoni Stern (sindaco di Asiago), Norbert Hasler (direttore per la filatelia delle Poste del Liechtenstein), Herbert Rüdisser (responsabile dei progetti strategici dello stesso operatore), Marino Breganze (presidente del Premio), Maurizio Stella (segretario dello stesso)



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