Eccole, finalmente, le due delibere con cui l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni definisce, nero su bianco, il servizio postale universale dei prossimi tempi. Datate 25 giugno, in realtà sono state messe a disposizione del pubblico solo ieri pomeriggio. I contenuti, ad ogni modo, erano -nelle loro linee generali- conosciuti.
La prima, la 395, prevede l’“Autorizzazione all’attuazione di un modello di recapito a giorni alterni degli invii postali rientranti nel servizio universale”. Andando nello specifico, “ha definito i criteri che devono essere rispettati per individuare i comuni interessati dalla misura, in virtù delle particolari circostanze, anche di natura geografica”.
Il passaggio secondo lo schema bisettimanale, lunedì-mercoledì-venerdì-martedì-giovedì, avverrà in tre fasi successive; saranno avviate rispettivamente non prima dell’ottobre 2015, dell’aprile 2016 e del febbraio 2017. Secondo la tabella di marcia, la prima coinvolgerà “una ristretta fascia di popolazione”, pari allo 0,6% della cittadinanza nazionale. A regime, si arriverà al 25%.
Nei centri coinvolti, anche l’attività di vuotatura delle cassette sarà garantita con la medesima frequenza.
Il punto della situazione verrà effettuato dal febbraio 2018, ferma restando la possibilità di intervenire già dal secondo passaggio, così da accogliere eventuali rilievi della Commissione Europea, inserire la consegna dei periodici (per ora resta con un punto di domanda), rimediare ad eventuali criticità.
Davanti alle fasi attuative seguenti a quella iniziale, Poste italiane dovrà annunciare al Garante (che in seguito sarà aggiornato attraverso rapporti trimestrali) l’avvio del cambiamento con novanta giorni di anticipo, ad altri operatori, editori e sindaci con sessanta, al territorio coinvolto con trenta. In quest’ultimo caso, lo dovrà effettuare impiegando avvisi negli uffici e negli impianti abilitati all’accettazione degli invii, sul proprio sito, al domicilio di tutti gli utenti. Anche i cartelli applicati sulle cassette dovranno essere aggiornati con gli effettivi passaggi, nonché con “i giorni e gli orari di apertura al pubblico del più vicino ufficio” presso cui effettuare in alternativa la spedizione.