“Questo tipo di evento ha fatto riscoprire la voglia di parlare di persona. È un esempio che deve valere per tutti, un esempio per incontrarsi e parlarsi. In questo momento, ci si confronta”. È uno dei concetti espressi dal responsabile per la filatelia di Poste italiane Pietro La Bruna, oggi a Castelfidardo (Ancona). È rimasto l’intero fine settimana alla manifestazione voluta dall’Unione stampa filatelica italiana e, nel pomeriggio, ha partecipato quale relatore alla tavola rotonda “#Francobollo - Comunicare in filatelia - Dal presente al futuro”. L’amministratore delegato della sua azienda, Francesco Caio, quasi sicuramente presenzierà al salone di Firenze ed alla mostra ospitata al Quirinale, “un segno -ha aggiunto- dell’importanza che viene data al settore”. Sapendo che esso “non fa business ma immagine, non registra ricavi ma almeno deve permettere di recuperare le spese”. Insomma, “deve essere il fiore all’occhiello”, perché “bisogna avere il coraggio di cambiare”. La comunicazione -secondo il direttore responsabile dell’Unificato, Paolo Deambrosi- “deve essere attenta, tempestiva, puntuale”. Almeno in teoria, visto che l’esperienza quotidiana è ben diversa. “Quello che interessa è il budget, e con una politica di questo tipo perderemo collezionisti”. Tra le priorità che lo specialista indica figura l’esigenza che “il francobollo sia davvero in distribuzione”. Dal canto suo, la responsabile editoriale della società Vaccari, Valeria Vaccari, si è concentrata sui due aspetti che caratterizzano il lavoro in ditta, ossia passione e divertimento. Il semestrale “Vaccari magazine” dà voce e carta ai collezionisti che si dilettano ad approfondire argomenti la cui ricerca richiede, magari, una vita. E poi c’è la cronaca quotidiana on-line, ossia “Vaccari news”. “Carta e web -ha precisato- sono conciliabili”; si aggiunge la potenzialità della stampa digitale, che ha permesso di abbattere i costi e di facilitare la lettura. Aspetti differenti sono stati ripresi dalla blogger Maria Grazia Dosio. Legge la filatelia e la storia postale come parte della comunicazione postale, dove i francobolli costituiscono “una testimonianza”. Secondo la relatrice, “il presente ed il futuro sono nella tecnologia digitale. Il fascino della carta stampata rimane, ma occorre sfruttare tutte le potenzialità”. In altre parole, “divulgazione ed innovazione devono essere le chiavi di volta”.
“Comunicare in filatelia, dal presente al futuro”
06 Set 2015 23:51 - APPOINTMENTS
Era il titolo della tavola rotonda organizzata oggi a Castelfidardo (Ancona), nel contesto di “#Francobollo”. Quattro gli esperti che si sono avvicendati