Curiosa scelta da parte della Spagna, che d’improvviso si è rammentata di un concorso internazionale realizzato da New open world nel 2007, teso ad individuare attraverso internet le sette meraviglie del mondo moderno. All’epoca, l’iniziativa si concluse con la proclamazione dei siti vincitori, proclamazione che ebbe anche dei risvolti postali, come la serie emessa da Cuba il 16 agosto di quell’anno. Oggi Madrid rispolvera l’argomento citando, in altrettanti francobolli, la Grande muraglia cinese (è raffigurata nel taglio da 0,55 euro), la città maya -ora Messico- di Chichén Itzá (0,90, citata anche in una cartolina di tariffa “B” venduta a 2,20 euro) e la statua brasiliana del Cristo Redentore (1,00). Ogni taglio è stato stampato nelle confezioni che Correos definisce “pliego premium”, vale a dire dei fogli con un numero minore rispetto al solito di cartevalori (in questo caso dodici, tutte uguali) ma associate a testi esplicativi ed immagini, con il palese obiettivo di indurre il collezionista a comprare l’insieme, moltiplicando dunque la spesa. Facile immaginare che la serie troverà la sua conclusione quando verranno citati i restanti quattro soggetti. In base a ciò che è stato spiegato a “Vaccari news”, debutteranno nel 2016 (sarà il turno del mausoleo indiano di Taj Mahal e del sito archeologico peruviano di Machu Picchu) e nel 2017 (la giordana Petra e l’italiano Colosseo).
Dopo otto anni, sette meraviglie
30 Set 2015 00:34 - FROM ABROAD
Il concorso realizzato da New open world nel 2007 trova una nuova concretizzazione postale, questa volta dalla Spagna. Tre i dentelli varati