Troppi, poco significativi e per giunta inesatti. Mentre l’Expo si avvia alla chiusura con un risultato lusinghiero, non così è stato per i sedici francobolli emessi il 3 luglio, addirittura oggetto di un servizio con Capitan Ventosa firmato da “Striscia la notizia”. Secondo il programma, perlomeno parte delle xilografie attribuite a Giovanni Tatti Lucchese non si trova nel libro citato dal decreto del 24 giugno e ricordato sul margine del foglio. “Vaccari news” ha voluto saperne di più, contattando il ministero allo Sviluppo economico, l’unico referente per quel che concerne le cartevalori postali. Le immagini e le diciture utilizzate dall’Istituto poligrafico e zecca dello stato -è la nota giunta alla redazione- “sono state fornite direttamente ed ufficialmente da Expo 2015 spa che, a seguito di apposita richiesta di chiarimenti in merito alla questione sollevata, segnala che «la maggioranza delle immagini utilizzate sono ispirate alle xilografie menzionate e descritte nel volume edito dal Sansovino nel 1560 dal titolo «Della agricoltura» di G.Tatti, mentre alcune (la spiga, l’ape ed il pesce) derivano da altre fonti e sono state elaborate dal grafico (di Expo, ndr) nella finalità di realizzare un corpus di immagini omogenee per mantenere uno stile coerente con le altre»”. Naturalmente, se il fatto mostra del pressapochismo, nel senso che bastava mettere un “ispirato a” in luogo di “tratto da”, lo stesso non ha alcun risvolto economico sul valore dell’emissione. Vista da un altro lato, la faccenda ha permesso di portare i francobolli in tv, per giunta in un programma molto seguito. Che sia la strada giusta da seguire?
L’inesattezza c’è, ma intanto se ne parla in tv
16 Ott 2015 10:07 - ITALIAN ISSUES
Grazie a “Striscia la notizia”, l’emissione per l’Expo è tornata all’attenzione pubblica. La precisazione da parte del ministero allo Sviluppo economico