È stato il responsabile per l’area territoriale della Toscana e dell’Umbria, Michele Deiana, a dare il benvenuto ai visitatori di “Italiafil”, manifestazione in corso oggi e domani a Firenze presso la fortezza da Basso. All’ultimo momento, la presidente di Poste Luisa Todini ha dovuto partecipare all’incontro organizzato dal ministero dell’Economia e delle finanze per i risultati riguardanti la fase di prenotazione delle azioni societarie. Dal canto suo, Michele Deiana ha ricordato come il capoluogo toscano rappresenti una storica sede di circoli collezionistici.
Firenze al posto di Roma? No, perché -l’ha ricordato il responsabile per la filatelia di Poste, Pietro La Bruna- l’obiettivo è offrire un salone itinerante, allo scopo di “portare la filatelia dove c’è l’interesse”. Scegliendo i luoghi “grazie anche alla condivisione” fra i diversi attori che operano nel comparto e sapendo che “già alcune regioni ci hanno contattato”. Il dato di fatto sono i quarantadue stand di commercianti contro i ventinove registrati all’ultima “Romafil”. Confermato, invece, è l’altro appuntamento, “Milanofil”, che nel 2016 si svolgerà il 18 ed il 19 marzo. Anche in questo caso, senza la mezza giornata della domenica.
Nel contesto si è svolta la presentazione della serie per il Parco scientifico e tecnologico San Marino-Italia. “Celebriamo un’attività già in essere da tempo”, ha spiegato la dirigente dell’Ufficio filatelico e numismatico operativo nell’antica Repubblica, Gioia Giardi. Attività che con gennaio troverà un ulteriore ampliamento. A nome della controparte è intervenuto il presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali, Angelo di Stasi, sottolineando il ruolo che le congiunte hanno nel rinsaldare i rapporti tra Stati differenti. L’emissione tricolore conta su ottocentomila esemplari per tipo, cifra proposta dalla concessionaria (ossia Poste) e condivisa dal dicastero allo Sviluppo economico, poiché ritenuta in linea con le esigenze postali. Un cenno poi alla recente serie “Leonardesca”, caratterizzata dall’assenza di nominale: una scelta diffusa a livello planetario e volta ad evitare di immagazzinare francobolli superabili dalle variazioni tariffarie. Variazioni tariffarie -ha preannunciato- che “saranno sempre più frequenti”.
Per l’occasione, “Il collezionista” -giunto al settantesimo anno di attività- ha attribuito il sessantesimo “Francobollo d’oro”; è andato al dentello nazionale per la Nutella, scelto tra 120 candidati da 250 lettori sui 1.500 che si sono espressi.