Inconsueta collocazione per una mostra, ma la ragione c’è: si basa principalmente su quanto hanno fatto alcuni reclusi nel contesto del progetto “Filatelia nelle carceri”. Si intitola “Oltre le dure sbarre nel variopinto giardino filatelico con le ali leggere della poesia” ed è in corso al penitenziario di Opera (in realtà si trova in via Camporgnago 40, a Milano); potrà essere raggiunta dal pubblico esterno nella mattinata del 4 dicembre.
Gli interessati devono inviare, entro il 28 novembre, per e-mail all’organizzatore, il giornalista Danilo Bogoni (danilo.bogoni@gmail.com), nome, cognome, luogo e data di nascita; se si intende portare la macchina fotografica o una telecamera occorre indicarlo.
Nelle teche, la trasposizione con francobolli di diciotto liriche che hanno come filo conduttore il mondo rurale (il richiamo è all’Expo) ed un percorso dedicato alla religione cattolica. Dall’esterno sono arrivati, invece, la collezione collettiva sulla sostenibilità, ideata dal Centro italiano filatelia tematica, e lo studio di Flavio Pini inerente la corrispondenza dai luoghi di detenzione.
Un ultimo spazio concerne il 95 centesimi emesso il 24 ottobre scorso per la “Giornata della filatelia”: cita lo stesso protocollo che ha coinvolto i ministeri alla Giustizia ed allo Sviluppo economico, Poste italiane, la Federazione fra le società filateliche italiane e l’Unione stampa filatelica italiana.