Il trasporto pubblico senza conducenti sta contagiando anche il settore, in questo momento sotto forma di sperimentazione lunga due anni attraverso una coppia di navette. Accade in Svizzera, dove l’operatore, La posta, tradizionalmente assicura parte dei collegamenti, in città e nelle valli, attraverso la controllata Autopostale.
La prima fase del test si sta svolgendo su un’area privata e chiusa. Se poi le autorità permetteranno il secondo stadio dell’esperimento (l’attuale legislazione è carente e bisogna richiedere specifiche autorizzazioni), in primavera i mezzi potranno circolare su strada. Già individuata l’area da servire: la zona pedonale e di incontro di Sion, fino ai castelli di Tourbillon e di Valère. Davanti a degli esiti positivi, i percorsi verranno estesi. L’obiettivo ultimo è capire se si potranno, in futuro, coprire luoghi oggi non serviti.
Lunghi 4,80 e larghi 2,05 metri, i veicoli sono prodotti della casa francese Navya, hanno trazione elettrica ed accolgono fino a nove persone, raggiungendo come massimo i venti chilometri orari. Possono circolare di giorno e di notte, riconoscendo qualsiasi tipologia di ostacolo e di segnaletica. A bordo, niente volante o pedali, ma solo un pulsante d’emergenza e, per il momento, addetti all’accompagnamento.