Guido Gozzano, di cui oggi cade il centenario della morte, ricordato attraverso un annullo in uso nella sua Aglié (Torino), per la precisione in piazza Castello, dalle ore 15 alle 21. Ma c’é anche un Gozzano meno noto, che va oltre le poesie; è quello delle “Lettere a Carlo Vallini”, amico e collega. Edito dal Centro studi piemontesi nel 1971, il libro è disponibile ancora presso la stessa struttura contro 8,00 euro. Si tratta di 116 pagine con immagini in bianco e nero su cui ha lavorato Giorgio De Rienzo. “Sarebbe ora difficile -annota nell’introduzione il critico- accettare i motivi per cui queste lettere (tanto più notevoli, se si pensa all’esiguità dell’intero epistolario gozzaniano) siano rimaste per così lungo tempo inedite”. Non “per il loro linguaggio licenzioso (ambiguo o semplicemente goliardico che si voglia intendere)”. Ciononostante, in tali documenti -sempre secondo l’esperto- “si può collezionare un fitto repertorio di annotazioni di più diretto riferimento letterario”. Senza dimenticare le attività, esercitate dal medesimo personaggio, di critica, soggettista e sceneggiatore cinematografico, giornalista. Complessivamente sono cinquantadue quelle rimaste, riportate e descritte in modo scrupoloso anche nella loro condizione di oggetti postali. Si aggiungono due appendici; propongono, con gli stessi criteri, trentaquattro epistole dirette ai familiari (presso i quali si firmava con il secondo nome, Gustavo) e tre allo scrittore Salvator Gotta.
Guido Gozzano un secolo dopo
09 Ago 2016 00:23 - BOOKS AND CATALOGUES
Il poeta ricordato oggi attraverso un annullo ad Aglié (Torino). Tra i documenti che ha lasciato, il carteggio con Carlo Vallini, poi raccolto da Giorgio De Rienzo