Ieri sera la terra ha ricominciato a tremare pesantemente. In poco tempo sono state registrate tre importanti scosse, di magnitudo 5,4 (alle ore 19.11), 5,9 (21.18) e 4,6 (23.42). Questa volta, ad essere colpita risulta un’area ben più grande: travolge Marche ed Umbria ma arriva persino in Austria. L’epicentro, comunque, è stato individuato nelle province di Macerata e Perugia, tra Castelsantangelo sul Nera, Preci, Ussita e Visso. Nomi in parte già emersi nella cronaca di due mesi fa. Secondo gli esperti, potrebbe essere una nuova faglia, anche se collegata, rispetto a quella che ha interessato la zona intorno alla rietina Amatrice.
Ancora è presto per dei bilanci; si contano un morto, d’infarto, a Tolentino (il suo castello, quello della Rancia, figura nel biglietto postale da 300 lire del 18 ottobre 1983), ed alcuni feriti; però la situazione resta seria. Tra le altre località coinvolte, Camerino (anch’essa colpita con il 24 agosto, tanto è vero che l’ufficio postale maggiore era stato serrato): il centro storico già è presidiato e chiuso in quanto dichiarato “zona rossa”. È lo stesso che campeggia nel recentissimo francobollo da 0,95 euro, emesso il 6 agosto scorso (ma c’è anche l’omaggio all’Università, rappresentata nell’800 lire o 41 centesimi del 6 novembre 2000).