Il francobollo intende ricordare e ringraziare gli “angeli del fango”, come li definì allora il giornalista Giovanni Grazzini. “Vuole contribuire a diffondere, con il ricordo dell’alluvione, la cultura della solidarietà e della partecipazione, che agli eventi del 1966 sono indelebilmente associate”. Così si è espresso il sindaco di Firenze, Dario Nardella. Oggi è l’anniversario del disastro, anniversario sottolineato dall’emissione del francobollo, presentato alle ore 14 in palazzo Vecchio.
Migliaia di volontari di tutte le nazionalità giunsero nel capoluogo toscano per aiutare le popolazioni colpite e nello stesso tempo salvare dipinti, statue, libri, manufatti antichi... Grazie a questa catena di solidarietà internazionale, che resta una delle immagini più significative nella tragedia, un ingente patrimonio, testimonianza di secoli di arte e di storia, fu strappato al fango ed all’oblio.
La carta valore -ha dichiarato la presidente di Poste italiane, Luisa Todini- “racconta una bellissima storia”, ancora ben presente nella memoria collettiva. “Anche mio padre, di cui conservo una bellissima fotografia mentre è impegnato nelle prime azioni di aiuto insieme a suoi conterranei umbri accorsi per sostenere Firenze, partecipò con immediatezza e generosità allo slancio collettivo che unì tutti gli italiani ed il mondo intero alla città di Firenze ed alla sua comunità”. Un esempio che “si è rinnovato con incredibile vitalità anche nel corso dei recenti eventi sismici e costituisce una testimonianza indelebile”. È per tali ragioni che “mi sento di dedicare questa emissione non solo agli «angeli del fango» di Firenze, ma a tutti coloro che ne hanno idealmente e concretamente raccolto il testimone, scegliendo di impegnarsi in prima persona, anche insieme alle diverse organizzazioni di volontariato, in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto e da quello che sta sconvolgendo in questi giorni l’Umbria e le Marche”.