Erano mesi che se ne sentiva parlare; alla fine, è uscito. È il nuovo mensile interno di Poste italiane, che sostituisce il datato (e da tempo accantonato) “Il gabbiano”. Si chiama “Lettera P”. “È un formato -annota nell’editoriale l’amministratore delegato, Francesco Caio- che ben si presta alla condivisione immediata e semplice nella comunità, terreno di riferimento per Poste. Spero contribuisca a chiarire il percorso che siamo chiamati a fare insieme, che dia spazio al territorio e alle sue esigenze, che sia per i cittadini di Poste uno strumento utile per il lavoro e rafforzi il senso di orgoglio e appartenenza alla nostra azienda”. Carta, formato e grafica, ovviamente, sono stati aggiornati alle tendenze attuali, così come gli articoli: grandi foto e schemi, testi piuttosto sintetici. Le immagini sono a colori, le pagine 48. Quale direttore responsabile vi è Federica Cosenza, contemporaneamente al vertice dell’ufficio che nella società segue contenuti editoriali, creatività ed archivio storico. Il primo numero, datato settembre, parla di tecnologia digitale, gestore delle attese e firma elettronica, impegno per un maggior rispetto dell’ambiente, Sistema pubblico di identità digitale. Uno spazio è lasciato appunto al territorio e soprattutto ai dipendenti che vogliono presentarlo. Il secondo, di ottobre, conferma la linea. In questo caso, il filo conduttore è dato da assicurazioni (tra le interviste, quella all’amministratore delegato di Poste vita, Maria Bianca Farina) e risparmio, cui si aggiungono Poste insieme onlus, carta “Postepay”, sportelli multilingue. In tutti e due i numeri, comunque, non vi è uno spazio specifico per i francobolli. Presenza, invece, costante nel precedente periodico.
“Il gabbiano” è… volato. Ora c’è “Lettera P”
23 Nov 2016 09:36 - NEWSPAPERS, MAGAZINES AND SITES
S’intitola così il nuovo mensile riservato ai dipendenti di Poste italiane. Ha cominciato con il numero datato settembre, ma nei primi due non si legge di francobolli