Chi vinse, in Cile, la Coppa Davis nel 1976? Lo dovrebbe indicare il francobollo che arriverà agli sportelli il 6 dicembre, emesso per festeggiare l’unico successo italiano alla manifestazione avviata nel 1900. Invece non lo dice, perché i quattro artefici -per loro fortuna- sono ancora vivi e la tradizione del settore, almeno nel Bel Paese, è citare soltanto personaggi morti e sepolti, capi di Stato esclusi. Una scelta confermata dal sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli qualche settimana fa, agli Stati generali della filatelia. Allora, la domanda sorge spontanea: perché realizzare cartevalori di questo tipo (per giunta in un quarantesimo) dove, accanto al riconoscimento, figurano “una rete da tennis e la sagoma di un giocatore” anonimo? Comunque, eccolo: costa 95 centesimi, è autoadesivo, prodotto in ottocentomila esemplari organizzati in fogli da quarantacinque. È inserito nella serie “Lo sport” e per la realizzazione ha coinvolto Tiziana Trinca. L’annullo fdc verrà appoggiato al Roma Prati (si trova in viale Mazzini 101), mentre per il bollettino illustrativo ci ha pensato la Federazione italiana tennis. Ps: a raggiungere il prestigioso trofeo furono Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci, Adriano Panatta e Tonino Zugarelli; capitano, Nicola Pietrangeli.
Vincitore anonimo
02 Dic 2016 21:26 - ITALIAN ISSUES
È quello che compare sul francobollo per il quarantesimo anniversario della conquista italiana (l’unica) della Coppa Davis