“Non preoccuparti” e “Siate felici”: sono i suggerimenti, espressi in inglese ed in gaelico, presenti nei due francobolli che l’Eire ha emesso il 16 marzo. Il valore nominale è stato sostituito dalla lettera “N”, che equivale a 72 centesimi. Alla commessa ha lavorato l’agenzia The stone twins. Il testo è rafforzato da numerose “faccine”, perché l’obiettivo è rendere tributo a quel linguaggio introdotto sui telefonini giapponesi negli anni Novanta e che poi ha conquistato il mondo. Sono gli “emoji”, termine che potrebbe essere tradotto come la sintesi di “immagine”, “scrittura” e “carattere”. Essi -ricordano da Dublino- vengono impiegati per esprimere un’idea o un’emozione ed ora risultano, per tipologia, numerosissimi. Tanto da essere ritenuti un linguaggio indipendente e planetario. Alcuni osservatori sono andati ancora più in là, considerandoli addirittura una forma artistica.
Le “faccine” conquistano Dublino
20 Mar 2017 01:01 - FROM ABROAD
L’Eire documenta con due francobolli il successo planetario raggiunto dagli “emoji”. Alla serie ha lavorato l’agenzia The stone twins