Forse l’immagine più inquietante, ma certo non una novità, è data dal foglietto che ha per valore nominale 50 won. Pone al centro l’oceano Pacifico, raffigurando da una parte l’estremità orientale dell’Asia, dall’altra Canada e Stati Uniti; in sovraimpressione e minaccioso, campeggia il missile balistico intercontinentale “Hwasong 14”. È la nuova serie che la Corea del Nord -nella scena opportunamente evidenziata- dedica al proprio piano di armamento, in particolare al secondo lancio del vettore, avvenuto il 28 luglio.
Ancora una volta non mancano i dati tecnici, esplicitati sul bordo: scagliato da un’area situata a Nord-Est del Paese, ha raggiunto un’altezza di 3.724,9 chilometri, ha volato per 998 impiegando 47 minuti e 12 secondi prima di raggiungere l’obiettivo designato, nel mare aperto. Dimostrazione -si legge sul bordo- della forza nucleare strategica raggiunta dal Partito dei lavoratori nazionale.
Alla serie si aggiungerebbero perlomeno un francobollo singolo da 30 unità, raffigurante il razzo che sbuca dalle nuvole, ed un ulteriore blocco, questo da 70, con Kim Jong Un che festeggia insieme ai militari. A questo punto è lecito attendersi pure una citazione postale per il sesto saggio nucleare, registrato tre giorni fa e che gli esperti valutano dieci volte più potente della bomba lanciata su Hiroshima nel 1945.