Anche la Germania ha una sua tradizione in fatto di vini. Lo fa sapere attraverso un francobollo emesso il 7 settembre. Da 70 centesimi, propone la fotografia di un grappolo d’uva, elaborata secondo le necessità postali da Kym Erdmann. Si aggiunge una busta, attesa il 12 ottobre, con lo stesso dentello ma in vendita a 90 per promuovere la Fiera filatelica internazionale di Berlino, programmata dal 14 al 15 del prossimo mese.
Tredici -viene precisato- sono le zone adatte alla coltura, estese per centomila ettari; il prodotto, pur lavorato da duemila anni grazie ai romani e poi ai monasteri, ha sofferto per lungo tempo in immagine. Ora, però, risulta molto richiesto, assurto a bevanda nazionale; secondo gli specialisti, ogni abitante ne consuma in media venti litri abbondati all’anno. Il riesling, soprattutto, gode di un riconoscimento che va oltre i confini, tanto da essere considerato fra i migliori al mondo. Per questo gli operatori stanno concentrandosi più che mai sulla qualità, magari a detrimento della quantità.