Il belga Patrick Maselis “conquista” la storica (classe 1869!) Royal philatelic society di Londra, diventandone presidente. Fatto epocale, visto che è il primo straniero a farsi votare e raggiungere tale traguardo. D’altro canto, oggi oltre la metà dei 2.250 soci non risiede nel Regno Unito. “Un grandissimo onore per il quale ringrazio tutti gli amici”, commenta il diretto interessato, filatelista da quattro generazioni, con “Vaccari news”.
Nato il 3 novembre 1961, è sposato con Siska Lecluyse e ha due figli; parla sei lingue e conta su tre master in settori differenti. È amministratore delegato del gruppo Maselis, attivo in tutto il pianeta nel comparto dei cereali, forte di sei unità produttive allocate in cinque Paesi coinvolgendo 950 addetti.
Cosa colleziona? “Di filatelia classica seguo Belgio, Congo, Ruanda-Urundi; di storia postale Belgio, Congo, Ruanda-Urundi, Sudan e Nuova Zelanda”. È aiutato da una vasta biblioteca personale, organizzata in oltre settemila titoli, essenzialmente di storia e, dal punto di vista collezionistico, su quanto riguarda le realtà che segue.
Quanto tempo durerà la presidenza? “Due anni, senza un secondo mandato”. Cosa pensa di fare? “Mantenere e preservare il carattere inglese, trovare una nuova sede, cercare ulteriori membri nel mondo intero”.
Ora vi è il problema della Brexit. Pensa potrà avere delle conseguenze? “Molto poche; solo qualche inconveniente: le file d’attesa alla frontiera saranno più lunghe e trasportare collezioni non risulterà più facile”.
È, tra l’altro, presidente del Club de Monte-Carlo de l’élite de la philatélie, che sta organizzando l’ormai prossima edizione 2017 di “Monacophil” (si svolgerà dal 30 novembre al 2 dicembre). Come concilia i due incarichi? “Dormendo due ore in meno per notte; recupererò fra due anni!”.
Vice presidente della Rps resta Richard Stock; si aggiungono, con cariche onorarie, quale vicepresidente e segretario Peter Cockburn, tesoriere Nigel Gooch, bibliotecario Ben Palme. Nel consiglio siedono David Alford, Mark Bailey, Richard Berry, John Davies, William Hedley, Christopher Hitchen, Colin Hoffman, Birthe King, Chris King, Dieter Michelson, James Podger, Simon Richards, Michael Roberts, Frank Walton.