Il collezionismo? Nel 2016 l’Italia ha contato 5.638 imprese. Prime per numero di attività figurano Roma con 498 interlocutori (pari all’8,8% nazionale), Milano con 485 (8,6%), Napoli con 301 (5,3%) e Venezia con 275 (4,9%). La capitale predilige il commercio al dettaglio di libri usati (vi sono 47 imprese sulle 296 registrate nello Stivale), il capoluogo lombardo quello degli oggetti d’arte (259 su 1.842) nonché la filatelia e la numismatica (43 su 342), la città lagunare la vendita di articoli d’artigianato (176 su 1.438). È il quadro delineato dalla Camera di commercio meneghina, che si è impegnata ad aggiornarlo ogni dodici mesi.
Per quanto riguarda il settore francobolli, monete e prodotti collegati, il numero degli operatori è rimasto identico rispetto a quanto segnalato a proposito del 2015. Conduce appunto Milano, seguita da Roma (35 esercizi), Torino (20), Firenze (12), Napoli (9) e Varese (ancora 9).
L’intero comparto, quindi comprendendo oggetti d’arte (con le gallerie), artigianato, libri di seconda mano e mobili usati, annota complessivamente venti aziende in meno rispetto al 2015, con un calo dello 0,4%.