Sembra essere più complesso del previsto l’omaggio a “Carosello”, tanto è vero che, programmato per luglio e rinviato a settembre, ancora oggi -2 ottobre- non se ne sa nulla.
Però, gli interessati alle emissioni italiane non sono rimasti all’asciutto: ecco l’omaggio all’Associazione italiana donne ingegneri e architetti. Arriverà fra quattro giorni, quindi nel contesto di “Italiafil” (ecco perché l’annullo fdc verrà impiegato allo spazio filatelia di Genova).
Appartenente alla serie “Le eccellenze del sapere”, celebra il sodalizio nel sessantesimo (sic!) anniversario trascorso dalla fondazione. Gradevole e non scontata l’immagine, su cui ha lavorato Cristina Bruscaglia. Raffigura una signora composta dai principali strumenti di lavoro, affiancata, a sinistra, dal logo della stessa Aidia. Il francobollo, da 95 centesimi, è autoadesivo e prodotto in quattrocentomila unità allestite in fogli da quarantacinque.
“Il contributo delle donne nella storia dell’architettura e della tecnica ingegneristica è tutt’altro che trascurabile”, annota nel bollettino illustrativo la presidente della struttura, Lucia Krasovec-Lucas. “La determinazione delle pioniere in queste professioni, tradizionalmente maschili, ha messo in evidenza non solo le capacità di porre eticamente cura nel progetto, ma anche quelle peculiarità femminili del fare specifico: progettare significa guardare al prodotto come al risultato di un processo creativo indissolubilmente legato alla storia e alla complessità, alla funzione e alla bellezza, con risultati originali e innovativi. Oggi, la situazione sembra essere apparentemente cambiata per la massiccia presenza di studentesse nelle scuole di architettura e ingegneria, ma le laureate che poi esercitano la libera professione sono ancora poche e hanno generalmente poca visibilità. Sono comunque ancora questioni delicate, argomenti da trattare con cautela per non scadere in banali stereotipi”.