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editor Fabio Bonacina

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Le principali conseguenze postali comprese nel provvedimento riguardante l’anno finanziario 2018 e, più in generale, il triennio 2018-2020

Rappresenterà la fine dei contenziosi tra l’utente che dice di non aver ricevuto la bolletta e l’azienda erogatrice che afferma il contrario? È in questa direzione che va una delle note inserite nella legge 205 del 27 dicembre, meglio conosciuta come “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020”, pubblicata ieri in tarda serata nella “Gazzetta ufficiale” quale supplemento ordinario 62 (entrerà in vigore a Capodanno). Dice infatti: l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni “stabilisce le modalità tecniche e operative che il servizio postale deve osservare per assicurare la certezza della data di spedizione delle fatture agli utenti da parte dei soggetti gestori di servizi di pubblica utilità”. Non fa riferimento, però, all’altro aspetto: quanto impiega davvero il servizio postale a consegnare l’invio al destinatario. La disposizione si trova nell’articolo 1, per la precisione al comma 9, avendo coscienza che il testo ne conta 1.181!

Il 461 comprende adempimenti volti ad estendere alla concorrenza la notificazione degli atti giudiziari e delle violazioni al Codice della strada, un percorso avviato in settembre ma ancora da completare.

Più indiretto è quanto prevedono i commi dal 910 al 914. Dal prossimo 1 luglio gli stipendi (anticipi compresi) non potranno più essere pagati in contanti; due le alternative: banche o uffici postali. Ecco perché, entro tre mesi dall’entrata in vigore della legge (cioè entro fine marzo), il Governo stipulerà “con le associazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro maggiormente rappresentative a livello nazionale, con l’Associazione bancaria italiana e con la società Poste italiane spa una convenzione con la quale sono individuati gli strumenti di comunicazione idonei a promuovere la conoscenza e la corretta attuazione delle disposizioni”.

“Assicurare la certezza della data di spedizione delle fatture agli utenti da parte dei soggetti gestori di servizi di pubblica utilità”. Lo prevede la legge di bilancio
“Assicurare la certezza della data di spedizione delle fatture agli utenti da parte dei soggetti gestori di servizi di pubblica utilità”. Lo prevede la legge di bilancio



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