Pronta al nuovo anno la Germania, che peraltro già ha diffuso il programma delle emissioni targato 2019! Domani varerà la prima infornata e, fra i titoli, uno è dedicato proprio alla cultura del pane, soggetto che l’Italia ha citato il 5 marzo 1994 attraverso un taglio da 500 lire. L’immagine del francobollo in vendita a 2,60 euro propone cinque fette differenti dell’alimento, a rammentarne l’offerta disponibile sul territorio. La foto di Lilly Hummel è stata lavorata da Carsten Wolff. Si dice -chiosano da Berlino- che l’attrice Romy Schneider si sia lamentata: “L’unica cosa che mi manca davvero a Parigi è il pane tedesco!”. A livello internazionale, la Germania è fra i Paesi in cui ne vengono prodotti molti tipi. Rotondi, ovali, squadrati, con semi di segale, farro o zucca: la selezione è difficile da battere. Il colore, la consistenza e gli ingredienti variano in parte da produttore a produttore. E nascono sempre nuove creazioni: dallo speziato alle focacce con i peperoni, senza trascurare gli articoli che impiegano cereali quasi dimenticati. Il più consumato è il misto (31,5%), ricavato cuocendo una miscela di segale e farina di frumento. Seguono quelli da toast (20,8%), con cereali e semi (15,9%), integrale (10,3%), di grano puro o di segale (5,2% ciascuno). Ma un 11,1% conta su ulteriori tipologie, tanto che il registro ufficiale attualmente annovera circa 3.200 voci. Questa ricchezza è dovuta sia alla varietà delle coltivazioni, sia all’eccezionale frammentazione politica dei tempi passati. Inoltre, diversi sistemi di forno e metodi di cottura hanno creato specialità regionali.
È il momento del pane
01 Gen 2018 18:43 - FROM ABROAD
La Germania, che già ha annunciato il programma del 2019 (sic!), pronta al primo gruppo di emissioni. Arriverà domani